Un focus sulle porte da interni utile per guidare alla scelta e all’installazione, con particolare attenzione a materiali, tipologie e costi.

Porte da interni: quali scegliere?

La scelta delle porte interne si rivela spesso più complessa di quanto previsto in partenza dall’acquirente. Uno dei primi punti da valutare è senz’altro quello dell’esigenza estetica, dal momento che possono essere considerate veri oggetti di arredamento di un appartamento o di una casa. Altro aspetto da considerare è quello del materiale con cui sono realizzate e rifinite: oggi esistono numerose tipologie, conoscerle bene è fondamentale per scegliere bene.

La prima classificazione riguarda la modalità di chiusura:

A battente. La porta tradizionale che tutti noi conosciamo. Può avere un’anta unica, due ante, può essere liscia o con molteplici lavorazioni.

Scorrevole. In questo tipo di porta l’anta scorre all’interno di un telaio incassato nel muro o scorre su binari a vista montati sul muro. La loro funzione principale è quella di ottimizzare e razionalizzare gli spazi.

A libro. Questa porta, come la porta scorrevole, offre importanti vantaggi di riduzione degli ingombri. In questo caso, la porta è composta da pannelli che si sovrappongono uno all’altro nei momenti di apertura e chiusura, riproducendo l’effetto di una fisarmonica.

Come per la tipologia di chiusura anche per i materiali c’è varietà di scelta. Vediamo i principali materiali utilizzati per la struttura.

 

  • Legno. Se in massello offre grandi garanzie in termini di resistenza e durevolezza. Può essere listellare, che si combina ottimamente con il vetro ad un costo minore; in legno tamburato, si compone di uno strato esterno in essenza di svariati legni pregiati come noce nazionale, ciliegio frassino, castagno, vengè   e di una parte interna dalla struttura “a nido d’ape”. Le porte in legno listellare sono molto apprezzate per la grande resistenza al carico e per l’indeformabilità oltre al costo contenuto.
  • Vetro. La scelta in questo caso è tra un vetro stratificato o un vetro temperato. Il primo è composto da due lastre di basso spessore, accoppiate ad una pellicola particolare. Quando si rompe, conserva i suoi frammenti incollati garantendo maggiore sicurezza. Il secondo è allo stesso tempo sicuro perché in caso di rottura si frantuma in pezzi piccoli e non taglienti.

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I materiali per le finiture.

  • Legno massello, in particolare castagno, toulipier, rovere, pino o frassino.
  • Laminato, caratterizzato da una notevole impermeabilità e per un effetto estetico molto realistico in grado di sembrare legno e in grado di riprodurre texture o trame per design più moderni, che garantisce una estrema resistenza al calore e all’umidità.
  • Laccato, si verniciano con colori coprenti o semi coprenti nelle più svariate colorazioni

Porte interne e isolamento Le porte interne svolgono inoltre un importante compito di isolamento acustico e termico. Una porta di scarsa qualità, realizzata con materiali di bassa qualità non impedisce la trasmissione acustica da una stanza all’altra in quanto non svolge alcun effetto insonorizzante; inoltre non è in grado di offrire isolamento termico conservando la temperatura ambientale nelle varie stanze. Al contrario, una porta realizzata con tecniche e materiali di qualità avrà un’azione isolante efficace rapportata al suo utilizzo. Il consiglio, considerando che le porte da interni non si cambiano certo frequentemente, è quello di scegliere porte interne di qualità con ottimo isolamento termo acustico. Se si parla di isolamento, vanno altresì prese in considerazione le caratteristiche di ogni singola tipologia di chiusura. Le porte interne a libro, infatti, hanno una minore capacità isolante, in quanto contano un numero maggiore di giunture (dalle quali passano aria e onde sonore), anche le porte scorrevoli interno muro ed esterno muro hanno una minore capacità isolante. Ottimo, invece, il grado di isolamento offerto dalle porte ad anta battente.